Tutti lo amano e tutti lo richiedono: si tratta dell’intervento di rinoplastica; del resto cosa non si farebbe per cambiare il proprio naso?
Essendo al centro del nostro viso, il naso rappresenta un punto focale della bellezza del volto e perciò se particolarmente grosso o storto c’è poco da fare per nasconderlo. Per questo motivo, non stupisce che l’intervento di chirurgia del naso sia ormai da sempre tra le operazioni estetiche più richieste a livello mondiale.
Tanto si conosce dell’intervento di rinoplastica ma qualcosa manca sempre all’appello. Ecco cosa!
1 – Si alla rinoplastica, sopratutto a quella secondaria!
Circa il 10% degli interventi di rinoplastica sono in realtà eseguiti per correggere un naso già precedentemente operato e la percentuale pare sia in crescita. La colpa è da ricondurre alle scarse competenze nel settore di molti chirurghi che operano senza disporre della opportuna esperienza e professionalità. Il secondo intervento di rinoplastica è sempre un momento delicato e difficile, in quanto il paziente è scoraggiato dalla precedente esperienza e teme di non poter rimediare al danno già subito.
2 – Non esiste una tecnica chirurgia più valida in assoluto
Sulle tecniche di intervento di una rinoplastica si è discusso a lungo: open o closed? In realtà non è possibile parlare di una tecnica più valida rispetto all’altra in quanto la scelta spetta al medico in relazione alle sue preferenze e al tipo di difetto estetico che dovrà correggere.
3 – Rinoplastica e rinofiller non sono la stessa cosa.
La rinoplastica non chirurgica anche nota come rinofiller è eseguita in medicina estetica con l’ausilio del filler e certamente è l’alternativa alla sala operatoria; ma solo in alcuni casi. Le iniezioni di acido ialuronico permettono di modificare piccoli difetti del naso, ma l’effetto ha durata limitata nel tempo. Il rinofiller permette inoltre di correggere solo difetti estetici e non funzionali.